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The Il corvo - Preghiera maledetta: un film diretto da Lance Mungia e basato su un romanzo di Norman



Il corvo 4 - Preghiera maledetta è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 0% sul 100% mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 3.0 su 10


In dal 2005 al gira Il corvo - Preghiera maledetta, quàrt capìtul dla saga 'd Il corvo, e Tutte per uno in du 'l gh'à da far frònt a na sfilaràda 'd ragasōli in calōr. Al tórna a i telefìlm cun Bones faghénd al persunàǵ ad Seeley Booth.




The Il corvo - Preghiera maledetta



Il musicista Eric Draven e la sua compagna Shelly Webster abitano in un piccolo appartamento e progettano un felice futuro insieme. Le loro giovani esistenze vengono però spezzate da una violenta aggressione. Ad un anno esatto dalla loro morte, un corvo si posa sulla lapide del chitarrista. Quella notte, come predetto da una lugubre leggenda, Eric torna in vita, deciso a vendicare la propria morte e quella di Shelly. Il protagonista, accompagnato dal nero volatile, eliminerà dunque uno ad uno i suoi carnefici.


I film furono rispettivamente diretti nel 1996 da Tim Pope (Il Corvo 2: la città degli angeli, con protagonista Vincent Pérez), nel 2000 da Bharat Nalluri (Il Corvo 3: Salvation, con protagonista Eric Mabius), nel 2005 da Lance Mungia (Il Corvo: Preghiera maledetta, con protagonista Edward Furlong).


La preghiera è una delle pratiche comuni a tutte le religioni. Essa consiste nel rivolgersi alla dimensione del sacro con la parola o con il pensiero; gli scopi della preghiera possono essere molteplici: invocare, chiedere un aiuto, lodare, ringraziare, santificare, o esprimere devozione o abbandono. La preghiera è solitamente considerata come il momento in cui l'uomo 'parla' al sacro, mentre la fase inversa è la meditazione, durante la quale è il sacro che 'parla' all'uomo.


La preghiera può essere personale, oppure liturgica; solitamente questa seconda forma si ritrova come preghiera scritta (o comunque tramandata in qualche modo). Una delle forme di preghiera più diffuse è il canto devozionale.


Secondo la dottrina cattolica, quando l'uomo prega si eleva a Dio in modo cosciente. Il "tappeto di preghiera" è un piccolo tappeto che i musulmani usano per inginocchiarsi durante le preghiere giornaliere.


Nelle devozioni private esistono vari tipi di preghiere, che hanno un unico fine: elevare l'anima a Dio. Elevare l'anima a Dio è infatti la definizione ufficiale della preghiera così come riportato dal Catechismo della Chiesa Cattolica.


In realtà, come dice la Bibbia (Sap 1,7 e At 17,28), noi già viviamo ed esistiamo dentro Dio; come pure affermano alcune tradizioni religiose antiche dei popoli asiatici e americani. Essendo però Dio di natura trascendente e spirituale, la sua presenza non appare sempre immediatamente percepibile ed evidente. Ecco perché è necessario elevare l'anima a Dio, cioè compiere un atto di volontà (la volontà è una delle tre potenze dell'anima insieme alla memoria e all'intelletto) che ci rende più attenti, più sensibili, più partecipi di questa presenza che è sempre e ovunque. I modi di muovere la volontà e dunque l'anima a questa consapevolezza e a questa comunione sono molti e diversi. La tradizione cattolica ne enumera svariate decine che sono state ispirate dai santi nel corso dei secoli passati e che hanno trovato una eco più o meno duratura e diffusa, in funzione della semplicità, della praticità e della bellezza delle stesse modalità di preghiera. 2ff7e9595c


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